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Va a regime l’APE PUGLIA

febbraio 20, 2020 by anto  
Filed under News

Terminata la fase di registrazione al portale dei professionisti abilitati al rilascio degli attestati di certificazione energetica, è attiva da oggi, 20 febbraio alle ore 10,00 la possibilità di inviare i certificati online.

Attivo l’APE Puglia, il sistema informativo della Regione Puglia per la gestione degli APE

febbraio 5, 2020 by anto  
Filed under Dottorato

Da oggi, 5 febbraio 2020, è attivo il sistema informativo pugliese per la gestione degli attestati di prestazione energetica (APE).

Per il momento si possono registrare sul portale https://www.apepuglia.enea.it/ i  tecnici certificatori, i soggetti abilitati al rilascio dell’attestato. Sul sito web è scaricabile una guida che indica esattamente tutta la procedura per la registrazione.  Per completare la procedura di registrazione è previsto il pagamento di 100 euro una tantum.

Il sistema andrà a regime alle ore 10 del 20 febbraio, momento in cui sarà possibile inviare gli attestati di prestazione energetica.

Forum internazionale: Modern Cities Reporting

agosto 12, 2018 by anto  
Filed under Dottorato

Volantino evento

Programma dell'evento

Si è svolto il 4 giugno presso il teatro Habima di Tel Aviv il forum internazionale sulla città moderniste. Occasione di incontro e scambio fra le città moderniste patrimonio dell’UNESCO.

l forum è iniziato con i saluti istituzionali da parte di Jeremie Hoffmann, direttore del Dipartimento di Conservazione della Municipalità di Tel Aviv che ha fatto le veci del sindaco che non poteva partecipare all’evento, di Roi Chiti per l’associazione UN Habitat e del rappresentante di ICOMOS ISRAEL.
Il primo intervento è stato quello di Michael Turner della Bezalel Academy. Turner è impegnato da più di venti anni nelle tematiche legale all’UNESCO. È il direttore di un percorso di studi post laurea in Urban Studies che si svolge a Gerusalemme.
Il suo intervento ha toccato principalmente la questione legata alla normativa di tutela delle città: l’HUL (Historic urban landscape), la new urban agenda (l’agenda per lo sviluppo sostenibile 2030)e il Resilience city programme.
Ha posto attenzione alla questione del riuso degli edifici e alla necessità di raffrescare le città.

Michael Turner

A seguire l’intervento di Gay Shalev, impiegato presso la dittà Microsoft, ha raccontato il progetto realizzato per la municipalità di Tel Aviv che è stato esposto alla Biennale di Venezia del 2016.
La ditta ha creato un ologramma degli edifici che si materializzano usando degli speciali occhiali. Strade ed edifici prendono forma guardano un plastico che presenta sole le curve di livello del sito. Il plastico era in esposizione ed era possibile provare gli occhiali.

Plastico e caschetto

A seguire l’intervento di Jonathan Hirshfeld sulle origini del Modernismo. Una delle relazioni piu interessanti presentate. L’autore ha confutato abilmente le due principali tesi sulle origini del Modernismo: il modernismo come periodo specifico di tempo e il modernismo come progetto di riabilitazione.
L’obiettivo era quello della definizione del modernismo come tendenza dell’animo umano.
L’autore ha mostrato principalmente dipinti ed altre opere d’arte. Gli esempi piu calzanti: la pietà di Michelangelo con la sua firma sulla veste della Madonna e il quadro di Caravaggio con la sua firma nel sangue.
È possibile visionare il suo intervento al seguente link:
https://www.facebook.com/WhiteCityCenter/videos/2006366739373594/

Intervento di Jonathan Hirshfeld
Dopo questi interventi introduttivi si è proceduto con le relazioni da parte dei rappresentanti della città moderniste intervenuti al forum.
Si è iniziato con l’invento di Jeremie Hoffmann, direttore del Dipartimento di Conservazione della Municipalità di Tel Aviv. L’autore ha ripercorso molto rapidamente la storia della città di Tel Aviv per arrivare a parlare delle politiche di tutela del sito UNESCO.
Hanno fondato un centro di informazione, il white city conservation center, ubicato presso un edificio modernista, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’importanza di questo patrimonio.
Oltre al patrimonio modernista si sta studiando anche quello brutalista e post modernista.
A seguire l’intervento di Laurence Le Cieux, direttrice del patrimonio culturale del sito di LeHavre.
Potenzialmente un intervento molto interessante, purtoppo l’autrice parlava malissimo inglese e le continue interruzioni per le traduzioni dal francese hanno reso abbastanza incomprensibile la sua relazione.
Ha mostrato le immagini della città di Le Havre, ricostruita da Perret dopo i bombardamenti. Ha indicato la struttura degli isolati, la struttura dell’impianto e mostrato gli elementi sotto tutela.
A seguire l’intevento di Medhanie Teklemariam, curatore del progetto di candidatura per l’iscrizione a sito UNESCO della Città di Asmara. Interessante intervento sul processo di catalogazione della documentazione originale datata al periodo del colonialismo italiano e al processo di schedatura di circa 400 edifici.
Interessante combinazione fra lo stile moderno importato dagli italiani e l’utilizzo di materiali locali.
A seguire l’intervento dell’arch. Edward Dension della Barlett School Architecture presso il College di Londra. Intervento molto interessante sull’architettura moderna in Cina, in particolare il Manchuria.
La Cina fu spartita fra le grandi potenze come accadde all’Africa. I colonizzatori importarono lo stile e la cultura moderna che è visibile sia negli edifici sia nelle riviste e nell’abbigliamento dell’epoca.
Ultimo intervento è stato quello dell’arch. Mauricio Goulart sulla città UNESCO di Brasilia. L’architetto lavora per National Heritage Institute che si occupa della conservazione dei siti unesco brasiliani.
Dopo una veloce storia della città disegnata da Lucio Costa e progettata da Oskar Niemeier, l’architetto ha mostrato i blocchi urbani, la “superquadra”, realizzazione fedele del progetto di costa.
Difficile gestione di un sito cosi grande. Piano di gestione ancora in discussione.

Si riparte!

maggio 14, 2018 by anto  
Filed under Senza categoria

Ho scritto l’ultimo post esattamente 4 anni fa! Quanto tempo!

Il sito è rimasto in stand-by, ma adesso è arrivato il momento di rimettersi  a scrivere. Molte cose sono cambiate in questi quatto anni. Quella principale è che ho cambiato decisamente ambito lavorativo: da essere l’amministratrice delagata di una start up che si occupava di formazione e progettazione nel campo dell’edilizia sostenibile, mi ritrovo a svolgere un post Doc presso una università straniera.

Due anni fa ho discusso la tesi di dottorato. La situazione delle università italiane è abbastanza disastrosa. Nelle università piccolo, come la mia, le possibilità riservate ai giovani dottori di ricerca sono davvero minime: qualche docenza come esterno (pagata una miseria e con un bel po’di ritardo), possibilità di fare tutoraggio agli studenti, qualche assegno di ricerca, borse per ricercatori a tempo determinato nel migliore dei casi.

In Italia non avrei avuto la possibilità di continuare nell’ambito della ricerca. Mi basta guardare come si sono riciclati i ragazzi che mi hanno preceduto per capire di aver fatto la cosa migliore.

Tutto questo preambolo per dire che il blog riparte, ma che ovviamente le tematiche trattate saranno diverse. Prima mi occupavo molto della realtà italiana, delle leggi e delle normative, adesso il tema è sempre quello della bioedilizia, ma applicata a livello europeo e soprattutto  in relazione alla produzione edilizia che si rifà al Movimento Moderno.

Dopo quasi 10 anni il sito avrebbe bisogno di un restyling. Dovrei almeno cambiare il template di WordPress, ma sono abbastanza arrugginita e ci vorrà un pò di tempo. Per il momento voglio almeno ricominciare con i contenuti.

Ben ritrovati a tutti e spero che i prossimi articoli possano essere di vostro interesse!

Il primo edificio certificato Leed Platinum in Israele: la Porter School di Tel Aviv

maggio 28, 2014 by anto  
Filed under In evidenza, Tecnologia e materiali

Lo scorso fine settimana si è svolto a Tel Aviv un interessante evento dal titolo “בתים פתוחים” (ossia edifici aperti). In questi giorni è stato possibile visitare gratuitamente moltissimi edifici siti nella città di Tel Aviv: la scelta era amplissima e spaziava da edifici tutelati, musei, quartieri storici ed edifici contemporanei.

Ovviamente non mi sono lasciata perdere l’occasione ed ho fatto un vero e proprio tour de force. Il primo edificio che ho visitato è stata la Porter School of Environmental Studies.

Vista dell'esterno

L’edificio si trova proprio al di fuori del campus della Tel Aviv University ed è il primo in Israele a vantare la certificazione LEED Platinum.

La facciata esposta verso sud è quasi completamente coperta da pannelli tubolari di solare termico. L’obiettivo è duplice: sfruttare l’esposizione e contemporaneamente schermare la facciata.

Stagni per la fitodepurazione

All’ingresso si trovano tre stagni che, con il processo della fitodepurazione, depurano le acque grigie dell’edificio.

Tetto verdeL’acqua riciclata viene utilizzata per irrigare il tetto giardino (realizzato prevalentemente con piante grasse).

I venti prevalenti sono in direzione ovest e l’edificio, con la sua forma, cerca di coinvogliarli verso l’interno dell’edificio per raffrescarlo naturalmente. Il riscaldamento e il raffrescamento sono comunque assicurati da una pompa che converte l’acqua calda del solare termico in aria calda d’inverno e fredda d’estate.

Per quanto riguarda i materiali utilizzati, si tratta esclusivamente di prodotti naturali e riciclati. Ad esempio il legno usato all’interno per i rivestimenti è di bambù.

Siete all’estero e non riuscite ad assolvere all’obbligo dell’aggiornamento professionale? Si può chiedere l’esonero!

aprile 17, 2014 by anto  
Filed under Leggi e regolamenti

Dal primo gennaio 2014 è scattato l’obbligo di aggiornamento professionale da parte degli architetti, in attuazione dell’art. 7 del DPR 7 agosto 2012 n.137. Ne avevamo già scritto in dettaglio qualche mese fa qui.

L’obbligo è di 90 crediti formativi professionali (CFP) da conseguire in tre anni, con un minimo di 20 ore all’anno di cui almeno 4 su temi della deontologia professionale.

Ma se si è impossibilitati ad eseguire la formazione cosa succede? Se si è in maternità, all’estero o se si ha una grave malattia, si può richiedere un esonero.

Leggendo attentamente le linee guida al punto 7 lettere a,b e c si dice:

“Esoneri
Il Consiglio dell’Ordine, su domanda dell’interessato, può esonerare, anche parzialmente, l’iscritto dallo svolgimento dell’attività formativa nei seguenti casi:
a) maternità per un anno formativo; è comunque garantito il diritto all’aggiornamento on-line e a quelle iniziative alle quali l’iscritta ritiene opportuno partecipare;
b) malattia grave, infortunio, assenza dall’Italia, che determinino l’interruzione dell’attività professionale per almeno sei mesi;
c) altri casi di documentato impedimento derivante da cause di forza maggiore.
[...] L’esenzione di cui ai commi precedenti comporta la riduzione dei crediti formativi da acquisire in modo temporalmente proporzionale.

Al fine del riconoscimento dell’esenzione per malattia o infortunio l’iscritto dovrà produrre certificato medico.

Ogni Ordine professionale si sta organizzando pubblicando sui propri siti modulistica e scadenze. In ogni caso la vostra richiesta sarà valutata dal Consiglio dell’Ordine che si esprimerà in merito.

Nuovi requisiti per firmare gli APE (attestati di prestazione energetica)

febbraio 20, 2014 by anto  
Filed under Leggi e regolamenti

Image courtesy of Anusorn P nachol at FreeDigitalPhotos.net

A distanza di qualche mese dall’ultimo provvedimento legislativo, il DPR n 75 del 16.04.2013, che normava la figura del certificatore energetico, arrivano le prime modifiche al provvedimento.

Avevamo già scritto in un precedente post, che per essere abilitati al rilascio degli APE (attestati di prestazione energetica) che hanno preso il posto degli ACE (attestati di certificazione energetica) era necessario essere un tecnico iscritto ad un albo professionale con esperienza sia nell’involucro edilizio sia in impiantistica.

Oltre a questo, in base alla tipologia di laurea o diploma, si era più o meno tenuti a frequentare un apposito corso di formazione da 64 ore.

Con il DDL Destinazione Italia sono state aumentate le lauree che permettono di essere esonerati dal frequentare il corso di formazione che in compenso è stato elevato ad 80 ore.

Nel dettaglio ecco l’elenco delle lauree che permettono di  firmare gli APE senza frequentare nessun ulteriore corso :

- architettura, ingegneria edile ingegneria edile-architettura;
- ingegneria chimica;
- ingegneria civile;
- ingegneria dei sistemi edilizi
- ingegneria della sicurezza;
- ingegneria elettrica;
- ingegneria energetica e nucleare;
- ingegneria gestionale;
- ingegneria meccanica;
- ingegneria per l’ambiente e il territorio;
- scienza e ingegneria dei materiali;
- scienze e tecnologie agrarie;
- scienze e tecnologie forestali ed ambientali;
- scienze e gestione delle risorse rurali e forestali;
- ingegneria aerospaziale e astronautica;
- ingegneria biomedica;
- ingegneria dell’automazione;
- ingegneria delle telecomunicazioni;
- ingegneria elettronica;
- ingegneria informatica;
- ingegneria navale;
- pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
- scienze e tecnologie della chimica industriale.

I diplomi, invece, sono:

- meccanica, meccatronica ed energia;
- elettronica ed elettrotecnica;
- agraria, agroalimentare e agroindustria (o perito agrario) ingegneria edile-architettura;
- costruzioni, ambiente e territorio (o geometra),
- perito industriale con specializzazione in edilizia, elettrotecnica, meccanica, termotecnica
-aeronautica;
- energia nucleare;
- metallurgia;
- navalmeccanica;
- metalmeccanica.

Finalmente online l’elenco dei certificatori di sostenibilità pugliesi

gennaio 20, 2014 by anto  
Filed under In evidenza, News

Dal 1 gennaio 2014 è finalmente scattato l’obbligo di essere iscritti in un apposito elenco regionale per poter firmare i certificati di sostenibilità ambientale.

Così come avevamo scritto in altri post, il periodo di transizione era slittato fino al 31 dicembre 2013, a seguito delle numerose richieste degli ordini professionali che non riuscivano a smaltire in tempo le valutazioni dei requisiti professionali dei propri iscritti.

Ecco quindi l’elenco ufficiale della Regione Puglia. Peccato che manchino i contatti dei professionisti e che quindi risulti difficile essere contattati!

Ovviamente l’elenco non è chiuso, ma è sempre possibile accedervi. Le modalità sono due:

- frequentare un apposito corso di formazione autorizzato dalla Regione Puglia di 80 ore

- sottoporre il proprio curriculum professionale al proprio Ordine di riferimento che ha istituito delle apposite commissioni di valutazione.

Dal 1° gennaio 2014 scatta l’obbligo dell’aggiornamento professionale.

dicembre 25, 2013 by anto  
Filed under News

Image courtesy of Anusorn P nachol at FreeDigitalPhotos.net

La fine del mese di dicembre è  di solito il momento in cui ci si ferma a fare bilanci dell’anno anno che è appena trascorso ed a pianificare nuovi obiettivi per quello a venire. Per l’anno nuovo, per il 2014, noi architetti dovremo pensare anche a come assolvere ad un nuovo obbligo formativo.

La normativa prevede il raggiungimento di 90 crediti nell’arco di tre anni. Per il primo triennio (dal 2014 al 2016) vige una fase transitoria che prevede solo 60 crediti.

Un CFP (credito formativo professionale) equivale  ad un’ora. Quindi in totale l’impegno che viene richiesto al professionista non è elevato. Ci sono però delle cose da sapere nel dettaglio:

- L’aggiornamento professionale dovrà riguardare delle tematiche precise ed in particolare:
1. architettura, paesaggio, design, tecnologia;
2. gestione della professione;
3. norme professionali e deontologiche;
4. sostenibilità;
5. storia, restauro e conservazione;
6. strumenti, conoscenza e comunicazione;
7. urbanistica, ambiente e pianificazione nel governo del territorio

- Le ore vanno spalmate nel triennio. Non abbiate l’illusione di potervela cavare con un corso all’anno! Ma si può andare a  credito dell’anno successivo solo di 10 crediti all’anno. Quindi se avete maturato ore in più, andranno purtroppo perse.

- Ogni anno dovete maturare almeno 20 crediti, 4 dei quali dovranno pervenire da formazione inerente la deontologia ed i compensi professionali.

- Master e dottorati di ricerca valgono solo 10 crediti all’anno.

Per capire come funziona nel dettaglio, guardate la tabella sottostante, estrapolata delle linee guida sull’aggiornamento professionale emanate dal ministero.

Se l’obiettivo è solo quello di rispondere all’obbligo formativo, la cosa più intelligente da fare è quella di frequentare corsi fino a 20 ore e seminari o convegni. Lascia un pò spiazzati notare che master e dottorati non siano penalizzati da questo calcolo!
Mi viene da pensare ai corsi per certificatore di sostenibilità ambientale che si stanno tenendo in questi mesi in Puglia per l’accreditamento regionale. Come si fa a spiegare ad un professionista che trascorrerà 80 ore al corso, che maturerà solo 20 crediti?
Non che io non sia d’accordo con l’aggiornamento professionale, anzi! Ma quando diventa un obbligo, si trova sempre un modo per speculare. Basti pensare a quello che  è successo per i corsi sulla sicurezza per le imprese!
Ma come si procederà concretamente all’aggiornamento? A febbraio di ogni anno, il professionista dovrà inviare al proprio ordine di appartenenza tutta la documentazione attestante l’avvenuta formazione.
Gli Ordini provvederanno ad inserire il professionista in un elenco nazionale dei tecnici in norma con l’aggiornamento.

Del freddo, delle case e altre storie israeliane.

dicembre 16, 2013 by anto  
Filed under Dottorato, Viaggi

In questi ultimi giorni ha fatto particolarmente freddo in Israele. Si capisce facilmente che questa nazione non è preparata ad affrontare un clima rigido e sono bastati 40 cm di neve nell’entroterra per creare una situazione di paralisi generale: strade chiuse (era impossibile raggiungere Gerusalemme), treni fermi, gente bloccata che non sapeva come rientrare a casa, famiglie senza corrente, per un pò hanno chiuso anche l’aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv.

Ho sofferto il freddo anche io. Non ero preparata ad un abbassamento delle temperature così repentino: 10 giorni fa ero stata a Gerusalemme solo con una maglia di cotone ed adesso servirebbe una giacca termica.
A proposito di Gerusalemme, avete presente quella sparuta vegetazione che c’è in alcuni punti del muro del pianto? L’altro giorno ho guardato bene ed ho avuto la chiara impressione che si tratti di piante di capperi. Non so se qualcuno altro l’ha notato e può confermare.

Tornando all’argomento del freddo, ho capito che l’ho sofferto così tanto perchè le case non sono progettate per un clima rigido. La prima cosa da dire è che non ci sono termosifoni. Fino ad ora non ne ho mai visto uno! In compenso ogni camera ha il suo split che funziona come aria condizionata per la maggior parte dell’anno e come riscaldamento solo nei pochi casi eccezionali.
Quindi il riscaldamento funziona a corrente, immaginate come saranno state quelle famiglie che erano senza elettricità!

Nonostante la presenza di sole quasi constante durante tutto l’anno, non ho visto molti pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle abitazioni. Mentre molto diffusi sono i pannelli solari per l’acqua calda: spiccano dai tetti piani con i loro boiler d’acqua disposti in verticale.

Altra cosa che colpisce delle abitazioni locali è l’uso dei trissim. Non so bene come tradurre questo termine. Sono tipo persiane con lamelle orientabili. In molti casi vengono usate per chiudere abusivamente gli spazi dei balconi. Queste persiane, che possono anche scorrere le une sulle altre, permettono di schermare gli edifici dal sole, ma consentono contemporaneamente  la ventilazione. Ho visto moltissimi edifici del anni 30, che fanno parte dei sito Unesco, con i balconi chiusi in questo modo! Ma dello stato di conservazione degli edifici Unesco parliamo nel prossimo post!

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