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Forum internazionale: Modern Cities Reporting

agosto 12, 2018 by anto  
Filed under Dottorato

Volantino evento

Programma dell'evento

Si è svolto il 4 giugno presso il teatro Habima di Tel Aviv il forum internazionale sulla città moderniste. Occasione di incontro e scambio fra le città moderniste patrimonio dell’UNESCO.

l forum è iniziato con i saluti istituzionali da parte di Jeremie Hoffmann, direttore del Dipartimento di Conservazione della Municipalità di Tel Aviv che ha fatto le veci del sindaco che non poteva partecipare all’evento, di Roi Chiti per l’associazione UN Habitat e del rappresentante di ICOMOS ISRAEL.
Il primo intervento è stato quello di Michael Turner della Bezalel Academy. Turner è impegnato da più di venti anni nelle tematiche legale all’UNESCO. È il direttore di un percorso di studi post laurea in Urban Studies che si svolge a Gerusalemme.
Il suo intervento ha toccato principalmente la questione legata alla normativa di tutela delle città: l’HUL (Historic urban landscape), la new urban agenda (l’agenda per lo sviluppo sostenibile 2030)e il Resilience city programme.
Ha posto attenzione alla questione del riuso degli edifici e alla necessità di raffrescare le città.

Michael Turner

A seguire l’intervento di Gay Shalev, impiegato presso la dittà Microsoft, ha raccontato il progetto realizzato per la municipalità di Tel Aviv che è stato esposto alla Biennale di Venezia del 2016.
La ditta ha creato un ologramma degli edifici che si materializzano usando degli speciali occhiali. Strade ed edifici prendono forma guardano un plastico che presenta sole le curve di livello del sito. Il plastico era in esposizione ed era possibile provare gli occhiali.

Plastico e caschetto

A seguire l’intervento di Jonathan Hirshfeld sulle origini del Modernismo. Una delle relazioni piu interessanti presentate. L’autore ha confutato abilmente le due principali tesi sulle origini del Modernismo: il modernismo come periodo specifico di tempo e il modernismo come progetto di riabilitazione.
L’obiettivo era quello della definizione del modernismo come tendenza dell’animo umano.
L’autore ha mostrato principalmente dipinti ed altre opere d’arte. Gli esempi piu calzanti: la pietà di Michelangelo con la sua firma sulla veste della Madonna e il quadro di Caravaggio con la sua firma nel sangue.
È possibile visionare il suo intervento al seguente link:
https://www.facebook.com/WhiteCityCenter/videos/2006366739373594/

Intervento di Jonathan Hirshfeld
Dopo questi interventi introduttivi si è proceduto con le relazioni da parte dei rappresentanti della città moderniste intervenuti al forum.
Si è iniziato con l’invento di Jeremie Hoffmann, direttore del Dipartimento di Conservazione della Municipalità di Tel Aviv. L’autore ha ripercorso molto rapidamente la storia della città di Tel Aviv per arrivare a parlare delle politiche di tutela del sito UNESCO.
Hanno fondato un centro di informazione, il white city conservation center, ubicato presso un edificio modernista, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’importanza di questo patrimonio.
Oltre al patrimonio modernista si sta studiando anche quello brutalista e post modernista.
A seguire l’intervento di Laurence Le Cieux, direttrice del patrimonio culturale del sito di LeHavre.
Potenzialmente un intervento molto interessante, purtoppo l’autrice parlava malissimo inglese e le continue interruzioni per le traduzioni dal francese hanno reso abbastanza incomprensibile la sua relazione.
Ha mostrato le immagini della città di Le Havre, ricostruita da Perret dopo i bombardamenti. Ha indicato la struttura degli isolati, la struttura dell’impianto e mostrato gli elementi sotto tutela.
A seguire l’intevento di Medhanie Teklemariam, curatore del progetto di candidatura per l’iscrizione a sito UNESCO della Città di Asmara. Interessante intervento sul processo di catalogazione della documentazione originale datata al periodo del colonialismo italiano e al processo di schedatura di circa 400 edifici.
Interessante combinazione fra lo stile moderno importato dagli italiani e l’utilizzo di materiali locali.
A seguire l’intervento dell’arch. Edward Dension della Barlett School Architecture presso il College di Londra. Intervento molto interessante sull’architettura moderna in Cina, in particolare il Manchuria.
La Cina fu spartita fra le grandi potenze come accadde all’Africa. I colonizzatori importarono lo stile e la cultura moderna che è visibile sia negli edifici sia nelle riviste e nell’abbigliamento dell’epoca.
Ultimo intervento è stato quello dell’arch. Mauricio Goulart sulla città UNESCO di Brasilia. L’architetto lavora per National Heritage Institute che si occupa della conservazione dei siti unesco brasiliani.
Dopo una veloce storia della città disegnata da Lucio Costa e progettata da Oskar Niemeier, l’architetto ha mostrato i blocchi urbani, la “superquadra”, realizzazione fedele del progetto di costa.
Difficile gestione di un sito cosi grande. Piano di gestione ancora in discussione.